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Aliquote più basse per le Partite IVA senza cassa

20/02/2015 Abc Society Archivio News

I lavoratori autonomi, o free lance, titolari di partite IVA, iscritti alla Gestione Separata INPS e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria (le casse professionali), possono tirare un sospiro di sollievo: per quest’anno, niente aumento delle aliquote contributive, mentre gli incrementi che scatteranno nei prossimi due anni, fino al 2017, sono meno consistenti del previsto. Si tratta di una delle novità per professionisti e lavoratori autonomi inserite nel Milleproroghe in sede di conversione in legge alla Camera, insieme a quella relativa al Regime dei Minimi (riformato dalla Legge di Stabilità, ma che ora prevede la permanenza anche del vecchio regime al 5% per l’intero 2015). Vediamo esattamente cosa succede alle aliquote contributive dellepartite IVA nei prossimi anni.

Per il 2014 e 2015, le aliquote restano invariate, quindi al 27,72%. In realtà, l’aliquota vera e propria è pari al 27%, a cui si aggiunge lo 0,72% di quota maternità. Per il 2016, sale al 28,72% e nel 2017 si porta al 29,72%. La situazione è quindi più favorevole rispetto a quella delineata dalla precedente normativa, in base alla quale già da questo 2015 l’aliquota doveva salire al 30,72%, per poi portarsi al 31,72% nel 2016 e al 32,72% nel 2017. Resta invariata l’aliquota al 33,72% prevista per il 2018.

Il contributo alla Gestione Separata è interamente a carico del professionista, che può addebitare al cliente in fattura, a titolo di rivalsa, un’aliquota pari al 4% dei compensi lordi (ma questo è del tutto ininfluente ai fini del versamento alla Gestione Seprata, cui deve provvedere direttamente il professionista). Il contributo è rapportato al reddito conseguito nell’anno di riferimento e il versamento avviene in acconto e saldo con le stesse scadenze previste dal fisco per i versamenti IRPEF, attraverso il modello F24.

Fonte: http://www.pmi.it/impresa