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Jobs Act: Cosa cambia nel mondo del Lavoro

05/12/2014 Abc Society Archivio News

3 dicembre, 21.15 - Passa la fiducia sul Jobs Act al Senato, la 31/a chiesta ed ottenuta dal governo: il disegno di legge delega sulla riforma del mercato del lavoro passa con 166 sì, 112 no e un solo astenuto. Le minoranze Pd dicono sì con riserva, Corradino Mineo ha invece votato no per "seguire" la sua coscienza.

Ma vediamo punto per punto le novità:

Articolo 18 - Il modo in cui sarà riformato l'articolo 18 si vedrà con i decreti in cui il governo scriverà la legge, per il momento si sa che non ci sarà il reintegro per i licenziamenti economici, ma che rimane per quelli discriminatori e disciplinari. Si cercherà però di ridurre al minimo la discrezionalità dei giudici, attraverso una tipizzazione particolarmente chiara dei vari casi.

In cosa questa tipizzazione consisterà, però, è tutto da vedere.

Contratto a tempo indeterminato - Diventa il contratto privilegiato per assumere anche per controbilanciare la liberalizzazione dei contratti a termine del decreto Poletti. Per le aziende sarà appetibile assumere con contratti a tempo indeterminato grazie a sgravi fiscali.

Stop ai contratti a progetto - L'abuso insensato che si è fatto dei contratti a progetto porterà alla loro cancellazione: un lavoratore potrà avere un contratto a tempo indeterminato o un contratto a tempo determinato. Altrimenti sarà un lavoratore autonomo (nella speranza che ciò porti all'assunzione di giovani e non alla nascita di una marea di partite iva)

Contratto a tutela crescente - Il contratto a tempo indeterminato non avrà tutte le tutele fin da subito: nei primi tre anni, per esempio, l'applicazione dell'articolo 18 non sarà completa, le tutele andranno poi a crescere in base all'anzianità del lavoratore.

Mansioni flessibili - Sarà più semplice far passare il lavoratore da una mansione all'altra, compreso il cosiddetto demansionamento, in caso di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale. Nel testo c'è un passaggio dedicato alla "tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita".

Riforma Aspi - Il vecchio sussidio di disoccupazione sarà rapportato a quanti contributi il lavoratore ha versato. Chi ha la "carriera contributiva" più importante avrà diritto a una maggior durata dell'Aspi, anche oltre ai 18 mesi massimi fissati fino a ora. L'Aspi sarà esteso anche ai collaboratori, almeno finché queste figure professionali non saranno definitivamente cancellate dal contratto a tutele crescenti. Per chi si troverà nelle situazione più difficili, potrebbe essere introdotto un "secondo Aspi".

Ammortizzatori sociali - Saranno estesi a tutti i lavoratori indipendentemente dalll'azienda e del rapporto di lavoro. Niente più cig per la cessazione di attività.

Tutela della maternità - Sarà estesa anche alle lavoratrici prive di contratto a tempo indeterminato, sarà fatto attraverso contratti di solidarietà "attivi" che dovrebbero permettere a tutti di conciliare meglio i tempi di lavoro e di vita.

Agenzia per l'occupazione - Saranno rafforzato le politiche attive per favorire il venirsi incontro di domanda e offerta con la costituzione di un'agenzia nazionale per il lavoro, che nelle speranze del governo dovrebbe funzionare come nel modello tedesco.

Queste le principali novità, ma molto dipenderà dalla concreta attuazione 

Fonte: http://www.polisblog.it/post/253358/jobs-act-riforma-lavoro-come-funziona-cosa-cambia